La melissa è una pianta dalle dichiarate proprietà calmanti e rilassanti, conosciute fin dall’antichità.
Pare che gli antichi Greci la utilizzassero per curare gli stati malinconici ed anche nei secoli successivi la pianta continuò ad essere usata con un discreto successo per aiutare il superamento di momenti transitori di stanchezza psichica.
La melissa è una pianta che cresce spontaneamente tuttavia la si può anche coltivare, in giardino o in vaso. E’ molto comune nei Paesi dell’Europa Meridionale, quindi anche in Italia, il cui clima è ideale per la sua crescita rigogliosa. Le sue foglie assomigliano vagamente a quelle della pianta della menta e da esse si ricava un olio essenziale dal caratteristico odore che ricorda il limone, che viene spesso usato in aromaterapia per combattere gli stati d’ansia.
In fitoterapia la pianta viene utilizzata soprattutto per contrastare i disturbi fisici e psichici causati dalla somatizzazione degli stati nervosi. Difatti alla melissa sono riconosciute proprietà calmanti e rilassanti, anche a livello muscolare, per tale motivo i fitoterapisti la consigliano di frequente nelle problematiche del tratto gastro-enterico causate da tensione nervosa, come ad esempio disturbi digestivi, colon irritabile, flatulenza accompagnata da crampi addominali, nausea.
Pare infatti che la pianta abbia un potere calmante sulla muscolatura del tratto gastro-enterico, esercitando un’azione antispasmodica e carminativa, in grado anche di attenuare i dolori mestruali e nevralgie di varia origine, come ad esempio il mal di testa. La pianta viene poi utilizzata in caso di insonnia causata da eccessiva stanchezza e per combattere la tachicardia.
Sembrerebbe inoltre che, grazie alla presenza di acidi polifenolici e di polisaccaridi, l’uso di foglie fresche di melissa nella preparazione di tisane o decotti aiuti l’organismo a combattere le malattie di origine virale, comprese le malattie influenzali.
In fitoterapia la melissa si può assumere preparando una tisana, in tal caso si aggiungerà un cucchiaio di foglie in 1 tazza d’acqua bollente, si lascerà in infusione per 5 minuti circa e dopodiché si filtrerà, oppure si può ricorrere alla tintura madre, in tal caso occorrerà chiedere la posologia all’erborista o al farmacista di fiducia, dopo avere esposto le proprie problematiche di salute.
Autore: Patrizia Garozzo
Foto: Salvo Amato