Le proprietà antibiotiche dell’argento colloidale sono note fin dall’antichità! Pare che i membri delle antiche famiglie patrizie, i quali assumevano il cibo e le bevande da utensili in argento, fossero meno soggetti a patologie infettive ed in generale si ammalassero meno rispetto al resto della popolazione.
Più tardi si è scoperto che l’argento colloidale ha proprietà non solo antibiotiche, ma è anche un efficace antimicotico, utile per contrastare candida e cistite ed è un ottimo antivirale, indicato in caso di bronchite e malattie da raffreddamento, possiede anche doti antiinfiammatorie e pare che rafforzi il sistema immunitario dell’organismo.
L’argento colloidale non presenta caratteristiche di tossicità per i mammiferi, i rettili e per le piante, ma è letale per gli organismi monocellulari che utilizzano processi chimici diversi per il metabolismo dell’ossigeno: la presenza di particelle di argento colloidale accanto a questi organismi ne causa la morte per soffocamento in pochi minuti.
Purtroppo dal 2010 la legislazione italiana non prevede più di l’uso interno di questo rimedio, pertanto oggi viene utilizzato soprattutto in preparati che aiutano la rigenerazione della pelle, in quanto, oltre a disinfettare, stimola la riparazione e la produzione di nuove cellule.
Si dimostra infatti estremamente efficace per la rigenerazione cellulare e viene impiegato in medicina per la cura delle piaghe da decubito, ma si può usare tranquillamente per effettuare irrigazioni vaginali ed anali in caso di candida ed è ottimo per gargarismi in caso di mal di gola o in caso di riniti.
Oggi si usa prevalentemente per problematiche della pelle quali eritemi, dermatiti, psoriasi, micosi, verruche: basta versare alcune gocce sulla zona da trattare e lasciare agire, oppure fare veri e propri impacchi.
Per uso esterno 2 o 3 ml da diluire in un litro d’acqua, per usi specifici il mio consiglio è di rivolgersi al proprio erborista o naturopata di fiducia.