Le crispelle di riso al miele o zeppole di riso, sono un dolce della tradizione siciliana, in particolare della pasticceria catanese, che solitamente si consuma il 19 marzo, in onore dei festeggiamenti di S. Giuseppe. Questo dolce viene però consumato durante tutto il periodo invernale, in particolare in occasione delle festività natalizie o per il Carnevale.
Per la sua preparazione utilizzo il riso arborio, ma va bene anche il riso ribe, roma o originario. Esiste la possibilità di prepararlo con il lievito di birra o senza, nella mia ricetta ho aggiunto pochissimo lievito per dolci.
PREPARAZIONE: mettete a cuocere il riso in un tegame alto ed ampio ed aggiungete il latte ed il sale. Quando il latte inizia a sobbollire, mescolate spesso per evitare che il riso si attacchi al fondo della pentola. Quando il riso è cotto, spegnete il fuoco e riversate il composto in un’ampia ciotola aggiungendo lo zucchero, la scorza d’arancia grattugiata, la vanillina, la cannella, il lievito e la farina e mescolate bene. Lasciate riposare il composto per mezz’ora circa. Frattanto preparate una spianatoia e cospargetela con un po’ di farina, adagiate alcune cucchiaiate dell’impasto e formate un rettangolo dello spessore di 1 cm circa e della larghezza di un dito, aiutatevi cospargendo della farina per evitare che l’impasto si attacchi alle dita. Mettete sul fuoco una pentola dai bordi alti e del diametro di 22 cm circa, in cui verserete l’olio di arachide e fatelo scaldare. Quando l’olio sarà ben caldo, fate cadere nella pentola cinque bastoncini di impasto per volta, che avrete formato aiutandovi con un coltello. Cuoceteli per bene, fino a quando saranno croccanti e scolateli su un recipiente largo in cui avrete messo della carta assorbente.
Quando tutte le crispelle di riso saranno pronte, preparate uno sciroppo scaldando il miele che metterete su un pentolino assieme al succo d’arancia filtrato. Lo sciroppo appena tiepido andrà versato sulle crispelle, a cui potrete aggiungere a piacere una spolverata di zucchero a velo e di cannella.
Autore: Patrizia Garozzo
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