La gramigna è oggi una pianta molto conosciuta per le sue capacità curative e viene spesso utilizzata in erboristeria per i suoi ampi impieghi terapeutici. In realtà si tratta di una erba particolarmente infestante, che incontriamo con facilità nei terreni vicino casa in quanto nasce spontaneamente, ed appartiene alla famiglia delle Graminacee, come il grano, pertanto coloro che soffrono di intolleranze o allergie nei confronti di questo cereale è meglio che ne tengano conto qualora gli venisse consigliata per qualche fine terapeutico.
In fitoterapia della gramigna viene utilizzato il rizoma, ovvero una sorta di estensione aerea della vera radice, che ha notevoli proprietà diuretiche e, di conseguenza, depurative. Infatti la gramigna si dimostra molto utile per disintossicare il corpo in caso di eccessi alimentari o di alcol ed è in grado di abbassare la pressione sanguigna, nei suoi valori minimi e massimi.
Ma gli effetti della pianta sono molto conosciuti soprattutto nella cura di cistiti ed infezioni urinarie. Pare che la gramigna, grazie all’azione combinata delle sue proprietà diuretiche ed antisettiche, stimolando l’attività dei reni faciliti l’espulsione di tossine (compresa la “renella”) tramite l’urina, contribuendo ad abbassare la carica batterica in presenza di infezioni alla vescica o alle vie urinarie.
Alcuni anni fa soffrivo spesso di “strane” forme di cistite, o meglio, pensavo si trattasse di cistite, ma le colture delle mie urine risultavano sempre negative alla presenza di batteri! Eppure i fastidi nella minzione erano frequenti ed anche i dolori diffusi nel basso ventre, fino a quando mi sono resa conto che il mio colon irritabile mi causava queste ricorrenti crisi di irritazione alla vescica ed alle vie urinarie, soprattutto quando era particolarmente infiammato. Un bravo erborista mi ha consigliato la tisana di gramigna ed alla miscela di erbe ha aggiunto la malva, che ha proprietà idratanti e sfiammanti ed i fiori di fico d’india, dalle proprietà rinfrescanti, simili agli effetti che l’aloe ha sul nostro organismo!
La tisana va assunta per un almeno 15 giorni se si vogliono raggiungere dei benefici duraturi: 2 cucchiai in mezzo litro d’acqua e si lascia bollire per 4/5 minuti, si spegne il fuoco, si filtra e si beve la tisana tiepida. Se i vostri sintomi persistono continuano a persistere, ricorrete prontamente al parere del medico curante.